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E-Commerce, aumentano le vendite del made in Italy

E-Commerce, aumentano le vendite del made in Italy


Continua la scalata dell’e-Commerce in Italia. Dopo aver ottenuto un incremento del 16% nel 2014, nel 2015 si stima un’ulteriore crescita del 15%, che porterà il mercato a superare i 15 miliardi di euro. Lo riporta l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano, secondo il quale 1 acquisto su 4 avviene da dispositivo mobile (soprattutto da smartphone).

Oltre ai numeri positivi e di crescita a doppia cifra, va comunque detto che il nostro Paese resta indietro nelle classifiche mondiali dell’e-Commerce. Secondo i dati presentati in occasione del Netcomm eCommerce Forum, infatti, le imprese italiane che vendono online sono solo il 4% del totale, senza contare che l’accesso alla banda larga rimane carente e la copertura finanziaria per gli investimenti necessari sono ancora un interrogativo irrisolto.

Il turismo si conferma ancora una volta il comparto trainante dell’e-Commerce in Italia, seguito da abbigliamento, informatica ed elettronica di consumo, editoria e grocery. L’arredamento e il Food & Wine enogastronomico, invece, sono i settori emergenti. Rispetto al resto d’Europa, come già sottolineato, l’Italia continua a crescere meno. Nel corso del 2014 i 3 Paesi europei in cima alla classifica delle vendite sono: UK con 122 miliardi di euro, Germania con 70 miliardi e Francia con 56,8 miliardi.

Come ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano: “L’Italia è conosciuta nel mondo per i suoi prodotti di abbigliamento, calzature, accessori, moda, arredo, design, vino e prodotti alimentari-gastronomici di qualità. Tutte le piccole e medie imprese italiane che producono e/o commercializzano questo tipo di prodotti hanno degli spazi di mercato veramente straordinari. Tecnicamente stiamo parlando di una platea di oltre un miliardo ci consumatori che abitualmente compra online, affascinata dal Made in Italy in tutte le sue sfaccettature, e di 4,2 miliardi di individui che quotidianamente sono su internet”.